Il mondo del tennis è in subbuglio dopo le recenti dichiarazioni di Matteo Berrettini, che ha apertamente sfidato Novak Djokovic in una battaglia che potrebbe scuotere l’intero circuito ATP. Il tennista romano non ha usato mezzi termini nel commentare il cosiddetto “Documento contro i colpevoli”, firmato da Djokovic e da oltre 300 sostenitori, inclusi alcuni top player.
Berrettini, in un’intervista esclusiva, ha criticato aspramente l’iniziativa di Djokovic, sostenendo che si tratti di un’operazione orchestrata per destabilizzare il tennis professionistico.
“Quelli che non riescono a vincere con il gioco vogliono solo distruggere. Noi italiani abbiamo dimostrato di poter competere ai massimi livelli, e questo tentativo di delegittimare chi si impegna duramente è inaccettabile!”, ha dichiarato Berrettini con tono deciso.
Questa affermazione arriva in un momento delicato, con il tennis italiano in grande crescita grazie alle prestazioni di Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e lo stesso Berrettini.
Matteo Berrettini non si è limitato a criticare Djokovic, ma ha anche difeso apertamente il connazionale Jannik Sinner, attuale numero uno del tennis italiano, che è rimasto fuori dalla polemica.
“Jannik non si fa trascinare in queste guerre inutili. Lui lavora sodo, ottiene risultati e non ha bisogno di firmare documenti per accusare gli altri”, ha dichiarato Berrettini.
Il romano ha poi lanciato un appello senza precedenti, invitando i tennisti italiani a boicottare qualsiasi iniziativa legata alla PTPA (l’associazione fondata da Djokovic) e ai firmatari del documento.
“Dobbiamo rimanere uniti e non cadere in questo gioco di potere che danneggia lo sport”, ha concluso.
Novak Djokovic, da sempre figura controversa nel circuito, ha risposto con una frecciata sui social media:
“Non mi sorprende che alcuni preferiscano restare in silenzio invece di combattere per i diritti dei giocatori. Ma la verità verrà sempre a galla”.
Le parole del serbo non hanno fatto altro che aumentare la tensione tra i due schieramenti, con i fan di entrambi gli atleti che si stanno dividendo in una battaglia social senza esclusione di colpi.
Questa guerra di parole potrebbe avere conseguenze significative sulla politica del tennis professionistico. L’ATP e la WTA, fino ad ora rimaste in disparte, potrebbero intervenire per calmare le acque. Nel frattempo, il tennis italiano si stringe intorno ai suoi campioni, sperando che le polemiche non distraggano gli atleti dai loro obiettivi sportivi.
Una cosa è certa: questa storia è solo all’inizio e il mondo del tennis resterà col fiato sospeso per i prossimi sviluppi. 🔥🎾