Il mondo dello spettacolo è stato scosso da un evento che ha dell’incredibile: Elon Musk ha pubblicato un filmato d’archivio di Oprah Winfrey che sta facendo tremare Hollywood. Il video, accompagnato da un tweet laconico ma minaccioso, “È finita per lei”, mostra Oprah in un’intervista cordiale con Donald Trump risalente a decenni fa, quando il magnate era ancora solo un uomo d’affari e una celebrità televisiva. Questa rivelazione ha scatenato una tempesta mediatica, mettendo in discussione la coerenza di Oprah, oggi una delle voci più critiche nei confronti di Trump, soprattutto dopo il suo endorsement appassionato a favore di Kamala Harris per le elezioni del 2024. Ma cosa c’è davvero dietro questo filmato? E perché ha generato reazioni così polarizzate?

Nel video, girato ai tempi d’oro del “The Oprah Winfrey Show”, si vede Oprah conversare amabilmente con Trump. L’atmosfera è leggera, quasi giocosa. “Hai raggiunto così tanto, Donald. Ti vedresti mai candidato alla presidenza?”, gli chiede Oprah con un sorriso. Trump risponde con una battuta, suscitando risate da lei e dal pubblico in studio. All’epoca, Trump era un simbolo di successo imprenditoriale, lontano anni luce dal controverso leader politico che sarebbe diventato. Quel momento, apparentemente innocuo, stride fortemente con l’Oprah di oggi, che lo ha definito una minaccia per i valori americani, come ha ribadito nel suo discorso alla Convention Nazionale Democratica del 2024, dove ha sostenuto con forza Harris come alternativa a Trump.

La reazione al video è stata immediata e feroce. Per i sostenitori di Musk e alcuni fedelissimi di Trump, questo filmato è una prova schiacciante dell’ipocrisia di Hollywood. “Oprah era tutta sorrisi con Trump quando le conveniva, e ora lo attacca per opportunismo politico”, scrivono sui social. Per loro, il filmato è un’arma per smascherare quella che vedono come una doppia morale delle celebrità, pronte a cambiare posizione in base al vento politico del momento. Musk, che da tempo critica l’attivismo politico di Hollywood definendolo elitario e scollegato dalla realtà, sembra aver colto l’occasione per colpire un’icona come Oprah, rafforzando la sua narrazione di “paladino della verità”.

Dall’altro lato, i difensori di Oprah non ci stanno. Sottolineano che il contesto è tutto: negli anni ’80 e ’90, Trump era una figura diversa, un magnate celebrato dai media, non il politico divisivo che ha guidato gli Stati Uniti tra il 2017 e il 2021. “Le persone cambiano, le opinioni si evolvono”, ribattono. Per loro, il passaggio di Oprah da un atteggiamento cordiale a una ferma opposizione riflette una crescita personale e una risposta ai comportamenti di Trump come presidente, non un voltafaccia opportunistico. Il suo endorsement di Harris, visto come un appello all’unità e alla giustizia sociale, sarebbe quindi coerente con i valori che ha sempre sostenuto, non una mossa calcolata per il consenso.

Musk non è nuovo a queste provocazioni. Negli ultimi anni, ha spesso attaccato figure di spicco di Hollywood come Oprah e Whoopi Goldberg, accusandole di usare le loro piattaforme per influenzare l’opinione pubblica senza trasparenza sul loro passato. Per lui, il filmato di Oprah rappresenta un esempio perfetto di ciò che considera il lato ipocrita dell’attivismo delle star: un tempo amichevoli con Trump, oggi ne prendono le distanze per allinearsi alla corrente dominante. Pubblicando il video, Musk sembra voler dimostrare che le celebrità non sono sempre sincere nei loro ideali, ma si adattano al clima politico per mantenere rilevanza.

Oprah, da parte sua, è molto più di una semplice presentatrice. Con il suo show, ha plasmato la cultura americana per decenni, diventando un punto di riferimento su temi come il benessere e la giustizia sociale. La sua influenza politica è innegabile: nel 2008, il suo sostegno a Barack Obama fu decisivo, tanto da coniare l’espressione “Effetto Oprah”. Oggi, il suo appoggio a Kamala Harris mira a ripetere quel successo, presentandola come una leader capace di unire un paese diviso. Ma il filmato di Musk rischia di offuscare questa narrazione, insinuando dubbi sulla sua autenticità.

Le reazioni si dividono lungo linee prevedibili. I critici di Oprah, specialmente tra i supporter di Trump, vedono nel video una conferma dei loro sospetti: una celebrità che cambia bandiera per convenienza. “Era amica di Trump quando era una star, ora lo odia perché è di moda”, scrivono. I suoi difensori, invece, insistono che il filmato sia irrilevante: “Non è la stessa persona di allora, e nemmeno Trump lo è”. Il dibattito si è acceso sui social, con milioni di visualizzazioni e commenti che riflettono la profonda polarizzazione del momento.

Il tempismo della mossa di Musk non è casuale. Pubblicato pochi giorni dopo l’endorsement di Harris, il video potrebbe influire sulla percezione di Oprah come voce credibile nella campagna elettorale. Sebbene il suo impatto concreto sulle elezioni sia difficile da prevedere, solleva domande più ampie sul ruolo delle celebrità in politica. Hollywood è da tempo un baluardo dell’attivismo progressista, ma i critici come Musk lo vedono come un’élite distante dai “veri americani”. Per i sostenitori, invece, figure come Oprah amplificano messaggi cruciali, usando la loro fama per il bene comune.

Mentre Hollywood è ancora sotto shock, Oprah non ha ancora risposto ufficialmente. La sua prossima mossa – o il suo silenzio – potrebbe determinare l’esito di questa controversia. Il filmato, per quanto datato, ha riacceso il dibattito sulla coerenza delle celebrità e sul loro peso nella sfera politica. Una cosa è certa: Musk ha colpito nel segno, e le onde d’urto di questa rivelazione si faranno sentire a lungo. Il mondo aspetta di vedere come Oprah reagirà a questo attacco, e se la sua legacy riuscirà a uscirne indenne.